ALDO IMBERTI “PADRE DEL FOLKLORE 2018”
L’ORGOGLIO DEI LAMPIUSA E DEI PARRESCHI
FolkNewsGIUGNO19
di Gianluca Cossali - Gruppo Folclorico Lampiusa
Il 18 gennaio 2019 a San Giovanni Rotondo è stato assegnato a Aldo Imberti il riconoscimento di “Padre del Folklore 2018” “per la dedizione, la passione e la disponibilità per la ricerca e la tutela della tradizione del suo popolo”.
Il conferimento è stato deciso dal direttivo del Comitato Regionale lombardo della FITP, che visto il Curriculum Vitae di Aldo ha ritenuto di riconoscerli tale merito.
Ad accompagnare Aldo nella rassegna in cui è stato assegnato il premio, si sono prodigati il presidente del Gruppo Folclorico Lampiusa, Giovanni Bossetti, il vice presidente Gilberto Palamini, il presidente della FITP Bergamo, Francesco Gatto, il presidente FITP Lombardia, Fabrizio Nicola, e il vicepresidente nazionale FITP, Fabrizio Cattaneo.

È necessario però ora ripercorre la storia di Aldo che gli ha consentito di ottenere l’anno scorso tale premio.
Aldo Imberti nasce nel piccolo borgo di Parre in provincia di Bergamo il 13 maggio 1952 e la sua storia folclorica ebbe inizio quando negli anni ‘60, durante una “raccolta di stracci e ferro” si ritrovò tra le mani per la prima volta un Costume tradizionale di Parre
Nonostante fosse stato gettato negli stracci, ne riconobbe subito il valore e sentì quindi che le sue tradizioni stavano per essere superate dall’avanzare del progresso: nacque così in lui il sentimento di intraprendere un percorso di salvataggio e riscoperta delle tradizioni.
Aldo, con alcuni suoi amici, riuscì a scoprire e preservare molte curiosità della tradizione che sicuramente, senza il suo impegno, sarebbero andate perse, ma non solo. Intuì che per preservare realmente le tradizioni era necessario condividerle a tutti e ideò uno spettacolo dove si potesse ripresentare l’antico modo di vivere in una chiave apprezzabile e comunicabile alle nuove generazioni.
Allo stesso modo, gli deve essere anche riconosciuto un ruolo chiave nella nascita del Gruppo Folclorico Lampiusa da lui fondato, in collaborazione con altri, nel 1968.
All’interno del gruppo ha rivestito praticamente tutti i ruoli: dal presentatore, al ballerino, al teatrante, al coordinatore del Festival del Folclore e soprattutto il ruolo di fonte inesauribile di conoscenze circa le tradizioni del paese.

Data la sua immensa conoscenza, enorme passione e anche una certa vena di cantastorie, Aldo Imberti ha potuto svolgere un ruolo chiave in innumerevoli attività.
È stato promotore per alcuni anni di un progetto di divulgazione delle tradizioni parresche presso la scuola elementare di Parre: folclore, antichi abiti, danze e Gaì erano al centro delle sue lezioni.
Ha collaborato alla realizzazione del film “La spusa a par”, pellicola documentario sul modo di vivere dei nostri avi.
Ha scritto poesie in Gaì, antico gergo dei pastori di Parre, del quale Aldo è profondo conoscitore e unico ancora in grado di parlarlo correttamente
Ha ideato scenette, canzoni, divertenti sketch, coreografie e sceneggiature di numerosissimi spettacoli.
Ma non finisce qui: oltre a tutto questo, il nome di Imberti si trova annoverato nell’ideazione e nell’organizzazione di una scuola di restauro e si adopera egli stesso in prima persona per il restauro dei mobili della settecentesca Chiesa Parrocchiale di Parre.
Aldo è stato poi sempre un volontario instancabile e, per il suo paese, ha svolto svariate attività nell’ambito sociale, come l’aver ricoperto la carica di sindaco di Parre per 4 anni.
Per ultimo, Aldo ha avuto un ruolo chiave nella realizzazione della “Casa Museo di Pierina”.
Si tratta di una abitazione ricca di cimeli che spaziano da antiche pagelle di scuola, ai disegni in scala di vecchi banchi scolastici di inizio 900, alle attrezzature per smielare, ai tantissimi attrezzi di falegnameria e a tutti gli arredi caratteristici del modo di vivere di fine ‘800.
Aldo, con amore e caparbietà, è riuscito a salvare tale abitazione e ha trovare i fondi per metterla in sicurezza, permettendo così la creazione della “Casa Museo”, della quale oggi è la guida più instancabile.
Grazie a questo susseguirsi di impegno, dedizione e amore il premio risulta quindi essere la ciliegina sulla torta e il giusto riconoscimento di una carriera incredibile di “operaio” della tradizione.

Tale riconoscimento ha poi assunto un eco sempre maggiore nel paese di Parre, tanto che l’amministrazione comunale del paese ha deciso durante il consiglio del 27 Marzo 2019 di prendere atto, in modo ufficiale, di tale conferimento. Si tratta del primo atto comunale attestante la consegna del premio di “Padre del folclore 2018” pubblicato in Albo pretorio e che rimarrà negli uffici comunali per 500 anni, segno innegabile del ruolo chiave che Aldo ha sempre svolto all’interno del suo paese.
Ad Aldo è stata poi consegnata una pergamena, quale attestato del suo riconoscimento, e successivamente sono intervenuti il Sindaco, Danilo Cominelli, l’Assessore alla cultura, Omar Rodigari, e il capo gruppo di minoranza, Francesco Ferrari, i quali si sono tutti espressi con elogi per Aldo, considerato “faro” per il passato ed anche per il futuro, per difendere non solo il folklore, ma in generale tutto il costume locale.
Tale riconoscimento ha poi assunto un eco sempre maggiore nel paese di Parre, tanto che l’amministrazione comunale del paese ha deciso durante il consiglio del 27 Marzo 2019 di prendere atto, in modo ufficiale, di tale conferimento. Si tratta del primo atto comunale attestante la consegna del premio di “Padre del folclore 2018” pubblicato in Albo pretorio e che rimarrà negli uffici comunali per 500 anni, segno innegabile del ruolo chiave che Aldo ha sempre svolto all’interno del suo paese.
Ad Aldo è stata poi consegnata una pergamena, quale attestato del suo riconoscimento, e successivamente sono intervenuti il Sindaco, Danilo Cominelli, l’Assessore alla cultura, Omar Rodigari, e il capo gruppo di minoranza, Francesco Ferrari, i quali si sono tutti espressi con elogi per Aldo, considerato “faro” per il passato ed anche per il futuro, per difendere non solo il folklore, ma in generale tutto il costume locale.
Ha poi concluso gli interventi il presidente delle FITP Bergamo, Francesco Gatto, che ha illustrato le modalità con cui è nata la candidatura del Signor Imberti, sottolineando in particolare la ricchezza del suo curriculum, ringraziandolo pubblicamente e affermando infine che Parre ha bisogno di gente come Lui.
Cogliamo infine l’occasione per ringraziare il presidente FITP regione Lombardia Fabrizio Nicola, il presidente FITP provincia di Bergamo Francesco Gatto, il presidente dei Lampiusa Giovanni Bossetti, tutta l’amministrazione comunale di Parre e naturalmente Aldo Imberti per tutto ciò che è stato fatto e ciò che ancora è da fare, per aver dato luce alla tradizione ed aver rispolverato in noi l’orgoglio di condividerne le stesse origini.