CI VIEN DA SCRIVERE
IMPRESSIONI PERSONALI DI UN GIOPPINO E DELLA SUA MARGÌ
FolkNewsGIUGNO19
di Enzo e Vincenza
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Perchè non provate una sera a venire anche voi alle prove dei Gioppini?
Ci chiese un giorno nostro nipote, vi divertirete…
Noi? Vestiti così buffi, a ballare in mezzo alla gente?? CHE VERGOGNA!!!
Alla fine ci siamo lasciati convincere. Al nostro esordio alla sala prove, ci ha pensato
il nostro capo gioppino a metterci a nostro agio, ci ha “ci ha sbattuti in mezzo al gruppo a ballare”: ballare è stato in quel caso una parola fuori luogo, praticamente ci siamo lasciati trascinare magistralmente dai nostri compagni più esperti, stranamente
le gambe si muovevano da sole.
Eccoci così partecipanti alle avventure del gruppo.
Che dire inoltre delle bellissime sfilate, concedeteci di descriverle: in testa a tutti lui,
il nostro Stendardo; subito dopo, su due file parallele, leggiadre ballerine fanno svolazzare le loro gonne fiorate e variopinte, ritmando il passo con l'utilizzo di forbici e martelletti lignei. Al centro, un bellissimo carro contadino, addobbato con ghirlande di fiori. Attorno ad esso ci sono i musicanti che con fisarmoniche, tamburi, tamburelli, chitarre e mandolini scandiscono l'incedere con motivetti allegri.
In coda (concedeteci il termine scherzoso) ci sono gli “strampalati” e gli “storditi” che tentano di suonare strani strumenti di latta colorata dalle forme più stravaganti: questi emettono suoni gutturali vibranti dalla parvente assonanza.
Le esibizioni di ballo avvengono nei luoghi più stravaganti: in strada, su palchi traballanti, su piazzette lastricate, in salita ed in discesa. Potete immaginare l'abilità dei singoli che ballano, le donne col terrore dipinto sul volto intente a mantenere l'equilibrio con gli zoccoli di legno che portano ai piedi.

Partecipiamo a festival folk internazionali: quale occasione migliore per stringere ma-ni, baciare visi di persone di paesi lontani, quando si è insieme ci sentiamo un popolo unico: cantiamo, balliamo, beviamo e mangiamo tutti insieme in allegria.
Vi assicuriamo che in quel momento non esiste “lingua diversa”... ci capiamo al volo senza proferir parola. Ci scambiamo con orgoglio magliette ed oggetti vari a ricordo del bellissimo incontro.
Tutto questo lo facciamo con compiacimento personale, per fare in modo che tutto
quello descritto sopra avvenga nel migliore dei modi, senza compenso alcuno... SOLO IL CALORE DEI NOSTRI CUORI.
di Enzo gioppino e Vincenza margì (gli enzini)
“L'è la tropa inteligènsa chè la ga stàà mia 'ndel servel, è alura ol Padre Eternoal ma là mètida chè sota” (citazione di Gioppino riferita ai “gozzi”).