Lo scialle - alcuni appunti di storia
FolkNewsSETTEMBRE2023
di Lina Cabrini
Capo d’abbigliamento che viene indossato sulle spalle per adornare abiti.
Trasformare un abito modesto, per rendere l’abito più espressivo, per dare severità all’abito o, al contrario, per alleggerire un abito severo, per scaldarsi al freddo nelle giornate autunnali o invernali.
Il primo utilizzo dello scialle, come copricapo, risale al tempo dei faraoni egiziani.
Per gli uomini sia in Egitto che in Assiria, lo scialle era una dimostrazione della posizione sociale di chi lo indossava.
Si ritiene che la produzione dei primi scialli sia iniziata nel XV secolo nel Kashmir, nell’India nord-occidentale nella città di Srinagar. Questi erano sottili e caldi mantelli quadrati di pashmina, che erano piegati a triangolo e messi in testa, nascondendo completamente il capo.
Lo scialle viene attestato in Europa nell’800.
In Francia, gli scialli del Kashmir divennero parte integrante del guardaroba delle donne francesi titolate e si diffuse gradualmente in tutta Europa.
È un accessorio dell’abbigliamento che in base alla fattura definiva la posizione sociale.
A metà dell’800, cominciava a costituire una valida alternativa ai mantelli leggeri.
Di lana, di seta o di cachemire erano di forma quadrata o rettangolare, le donne lo portavano sopra una camicetta e una gonna svasata.
A tinta unita o fantasia, gli scialli erano rifiniti con un orlo oppure guarniti di frange.


Quadri votivi della metà dell’800


Liliana (Dossena). Lo scialle di lana appartenuto alla madre.
All’inizio del ‘900, era parte della dote delle donne di ceto medio. Esso era triangolare, di piccola dimensione, aveva scopo ornamentale ed appoggiato sulle spalle ed incrociato sul seno.
V’era poi una variante rettangolare di lana e grandi dimensioni e di varie pesantezze per la stagione invernale.

Taissine - 20 Novembre 2016. Castione della Presolana.
“Casa della Natività”, Scialli di lana originali delle nostre nonne.