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Una "muda" per ogni circostanza

FolkNewsLUGLIO2022

di Lina Cabrini

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La MUDA è una particolarità del costume femminile del gruppo folkloristico “La Tradizion” di Grosio.
Il costume tipico è ancor oggi portato quotidianamente da alcune donne anziane, le sue origini non sono facilmente accertate, ma le prime notizie sicure risalgono al XVII secolo, quando per ragioni di lavoro molti grosini cercarono fortuna a Venezia.
Ebbe inizio proprio in questo periodo l’arricchimento e l’evoluzione del costume femminile, che si differenziò per lo splendore dei colori e la finezza della lavorazione, subendo la contaminazione di stoffe e ornamenti in stile orientale su elementi della cultura alpina che avrebbero così costituito il suo successo.
Dal Seicento le donne cominciarono ad arricchire il loro abbigliamento con fili di numerose granate, orecchini, spille e anelli in oro e filigrana d’oro. Sempre al collo un piccolo crocifisso d’oro, segno d’una fede religiosa profondamente radicata.

 

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A seconda delle circostanze e necessità il costume femminile grosino si distingue principalmente in:

Muda de sposa

Si tratta del vestito da sposa, cioè da grandi cerimonie (matrimoni, processioni religiose, battesimi, feste importanti), il vestito più ricercato nei particolari e nelle stoffe, comprende un giacchino in stoffe damascate detto “cursett”, una gonna finemente plissettata di panno nero “cota” con finiture di nastro azzurro e rosso, fazzoletto di seta gialla cinto da frange di seta, ricamato con decorazioni floreali, calze rosse anch’esse ricamate, grembiule “scusal” di colore bianco finemente ricamato o in colori sgargianti damascato, e per finire cappello di feltro con applicazione di piume nere di struzzo.

 

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Muda da cerimonia solenne

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Cota

Muda da festa o mezza festa


Vestito usato per assistere alle cerimonie domenicali, si distingue per i colori del grembiule e del fazzoletto che le donne portano in testa di colore marrone con frange e per la gonna plissettata ma più semplice della “cota”.

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Mude da mezza festa

Muda da lutto
 

Particolare il fazzoletto bianco portato in testa con delle rosette applicate agli angoli dello stesso, i colori del grembiule e delle calze sono viola o blu o nero, a seconda del grado di parentela con il defunto. Il fazzoletto bianco era per un parente stretto.
I colori del lutto venivano tenuti indossandoli sul “vestì de cuntadina” anche successivamente e per un lungo periodo.

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Muda da funerale

Muda da contadina
 

Vestito da contadina indossato quotidianamente nei giorni feriali, più modesto nei tessuti e nella lavorazione, comprende una camicia bianca in cotone “la camisa” con maniche rimboccate, con “al panet del coll” fazzoletto di lana o cotone nei toni del rosso, che viene fatto girare dietro il collo e si congiunge davanti al centro della vita, gonna detta “strasc”, sopra un grembiule “scusal” nei toni del blu, calze rosse di lana, e ai piedi “i zoculi” zoccoletti in legno con falde di cuoio nero congiunte da un’allacciatura con nastro di cotone verde o rosso, oppure secondo la stagione o il lavoro da compiere “I sciupei” con suola in legno a punta chiusi completamente da una copertura in cuoio nero che racchiude il piede fino alla caviglia. La punta rivolta verso l’alto era per facilitare la camminata in montagna.

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Sciupei

Mude da contadina

 

Biografia
informazioni tratte dalla storia del Gruppo Folk  “La Tradizion” di Grosio
“Negli anni del boom economico, con volontà e tenacia, sfidando un contesto che aveva la tendenza a girare le spalle a tutto ciò che era tradizione, i ragazzi del Gruppo hanno continuato la divulgazione dell’immagine di Grosio, attraverso il suo costume tradizionale, i balletti, la musica e il canto popolare.”

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